P.T.O.F. dell’Istituto Divina Provvidenza di Vittoria.

Il P.T.O.F. – Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della nostra scuola Paritaria “Istituto Divina Provvidenza” di Vittoria ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola intende attuare. Questo documento è il frutto di un lavoro Collegiale che ha visto i docenti impegnati in attività di studio, approfondimento, analisi e rielaborazione.

In esso sono descritte le proposte culturali e formative, educative, didattiche e organizzative elaborate nel rispetto della storia di Vittoria e degli scenari economici, culturali e sociali entro i quali l’Istituto scolastico realizza il proprio “saper fare” scuola.

Nell’ambito della realizzazione dell’Autonomia Scolastica (L. 59/97 art.21), il Piano dell’Offerta Formativa si propone come la “carta d’identità” della nostra Scuola. Si tratta di un piano che rende visibili i percorsi formativi messi in atto e le intenzioni che li giustificano in rapporto alle risorse esistenti dentro e fuori la Scuola.

L’Istituto “Sacro Cuore” si pone come obiettivo principale la formazione di personalità in grado di orientarsi, progettare e affrontare criticamente il proprio futuro, pertanto l’impegno dei docenti è volto a dare all’ Istituto coordinate culturali, formative, religiose, pedagogiche e didattiche, che rispondano alle richieste di formazione espresse dalle famiglie e siano coerenti con le linee emergenti dalla riforma del MIUR.
Il Piano dell’ Offerta Formativa presenta tutti quei servizi che la scuola offre per dare all’ utenza un quadro completo e globale dell’ organizzazione e della gestione dell’ Istituto.
Il nostro P.T.O.F. prevede un aggiornamento annuale per quanto riguarda la progettazione specifica, l’organizzazione delle attività e, comunque, per tutte le parti che richiedono opportuni cambiamenti.

Oltre al P.T.O.F. altri documenti importanti che contribuiscono a delineare il quadro completo delle scelte educative della Scuola, sono i seguenti:

  • La Carta dei servizi;
  • La Progettazione educativa e didattica;
  • Il Piano annuale delle attività;
  • Il codice Deontologico degli insegnanti;
  • Il Regolamento d’Istituto;
  • Il Patto di Corresponsabilità Educativa.

 

CRONISTORIA DELL’ ISTITUTO
L’Istituto Sacro Cuore opera nel Comune di Vittoria da più di un secolo ed è una scuola che ha saputo rinnovarsi nel tempo, per rendere sempre attuale la propria offerta formativa e culturale, per rispondere in modo efficace alla domanda di istruzione e di formazione della comunità, in un rapporto di interazione con le altre istituzioni territoriali.
E’ una scuola disponibile alla sperimentazione, coerente nella sua azione educativa e didattica, sensibile e attenta ai problemi dell’accoglienza, consapevole dei molti problemi che la società pone a chi oggi assume responsabilità educative e didattiche.

 

DENOMINAZIONE Scuola Paritaria “DIVINA PROVVIDENZA”
INDIRIZZO Via Gaeta, n. 196
CITTA  97019 Vittoria – RG
TELEFONO 0932/981860
EMAIL sacrocuoreist1@yahoo.it
PEC sacrocuoreist1@pec.it
SITO www.scuoladivinaprovvidenza.org
DIRIGENTE SCOLASTICO Suor Mara Campagnolo

RISORSE
L’ Istituto conta circa 100 alunni suddivisi tra:

  • 1 sezione di Asilo nido/sezione primavera
  • 2 sezioni di Scuola dell’infanzia
  • 1 ciclo completo di Scuola primaria

La Scuola si avvale di ben 14 collaboratori tra docenti, personale di segreteria, assistenti, religiosi e laici.
La scuola può contare su un gruppo stabile di docenti, garanti della qualità per professionalità, competenze specifiche disciplinari e la disponibilità verso l’innovazione.

I docenti in servizio partecipano a iniziative di aggiornamento e di formazione, autonomamente scelte o concordate in sede collegiale, anche mediante l’utilizzo e la valorizzazione di competenze interne alla scuola stessa.

 

TERRITORIO E SITUAZIONE SOCIO – AMBIENTALE

La città di Vittoria conta circa 63.000 abitanti ed è il più popolato di tutta la provincia. Fino a qualche anno fa era un comune molto ricco grazie alla serricoltura molto diffusa e redditizia, ma oggi purtroppo risente della crisi del settore aggravata dalla concorrenza dei paesi emergenti. La scuola è frequentata in larga parte da figli di professionisti, settore in crescita nell’ultimo decennio.

STRUTTURA EDILIZIA

PIANO TERRA:

  • Portineria
  • Sala accoglienza
  • Segreteria
  • Direzione
  • Chiesa
  • Cucina e mensa
  • Due cortili
  • Servizi igienici
  • Tre aule scuola dell’infanzia
  • Aule Nido-Primavera
  • Saloncino teatro
  • Infermeria

PRIMO PIANO:

  • Cinque aule scuola Primaria
  • Palestra
  • Aula multimediale
  • Servizi igienici
  • Ascensore predisposto alle esigenze di eventuali alunni disabili
  • Aula docenti
  • Stanza isolamento COVID
  • Reparto comunità religiosa
  • Lavanderia e cortile

 

SECONDO PIANO:

  • Terrazza

 

PROMOZIONE DELLA PERSONA E DELLA CULTURA

L’Istituto Paritario Sacro Cuore è una scuola di ispirazione cattolica che:

  • propone la formazione umana e cristiana della persona;
  • offre ai docenti, agli allievi, ai genitori l’opportunità per ri-scoprire e ri-costruire insieme i valori fondamentali per l’uomo, la famiglia e la società;
  • propone rispetto della vita, solidarietà e giustizia, creatività e autonomia di pensiero, libertà religiosa, civile, sociale e politica;
  • afferma il primato del bene comune sull’ individualismo e su ogni forma di egoismo;
  • valorizza la persona, soggetto intrinseco di libertà, di responsabilità individuali e collettive;
  • considera essenziale l’educazione alla socialità, alla libertà, all’autodisciplina, alla maturazione di una coscienza civica e religiosa;
  • ritiene la cultura non solo trasmissione di contenuti, ma elaborazione di essi, in risposta agli interrogativi sempre nuovi della realtà;
  • anima i valori autentici della cultura umana, mediante il messaggio cristiano, offerto come norma ideale di vita, al fine di formare personalità forti e responsabili, capaci di scelte libere e giuste;
  • favorisce l’instaurarsi di rapporti interpersonali semplici, cordiali, spontanei, propri di un clima di famiglia;
  • favorisce la ricerca individuale e di gruppo, il rigore scientifico, l’aggiornamento costante, la disponibilità al confronto e al dialogo, l’applicazione delle nuove metodologie didattiche.

PROPOSTE CULTURALI, FORMATIVE E DIDATTICHE

Le proposte culturali della Scuola mirano:

  • allo sviluppo della conoscenza del sé e delle relazioni con gli altri;
  • alle conoscenze e al rispetto di etnie e culture differenti;
  • all’analisi dei bisogni educativi e didattici dell’alunno nel territorio;

Sono adottate strategie didattiche di tipo inclusivo per bambini con disturbi specifici dell’apprendimento e/o con difficoltà derivanti da disagio socioculturale.
Si svolgono attività di:

  • accoglienza;
  • sviluppo e consolidamento di competenze di base e saperi specifici;
  • recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee ad un’attiva partecipazione alla vita sociale.
  • apprendimento di conoscenze – competenze informatiche attraverso modalità didattiche che privilegiano l’interazione tra docenti e allievi;

 

Attuazioni di Progetti curriculari ed extracurriculari per promuovere:

  • l’educazione affettivo-relazionale;
  • l’educazione ambientale e alla legalità;
  • l’attività espressivo/teatrale;
  • le attività sportive
  • l’attività manipolativo/creativa;
  • la conoscenza e il rispetto dei beni culturali;
  • l’incentivazione della lettura come momento fondamentale di crescita.

EDUCAZIONE CATTOLICA
L ‘ Istituto offre una proposta cattolica per aiutare gli alunni a fare sintesi fra cultura e vita, tra fede ed opere, in piena libertà di coscienza e nel rispetto delle personali scelte religiose. Durante il corso dell’anno si svolgono le seguenti celebrazioni:

  • Breve momento di preghiera e di riflessione all’ inizio della giornata scolastica;
  • Celebrazione della S. Messa con la partecipazione dei genitori in occasione dell’avvento e della Quaresima;
  • 9 maggio: festeggiamenti in onore della Beata Maria Schininà, fondatrice dell’Istituto
  • 31 Maggio: benedizione dei bambini in occasione della chiusura del mese mariano.

 

ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
La scuola organizza percorsi comuni, in riferimento e in attuazione delle indicazioni per il curricolo rifacendosi ai principi di autonomia organizzativa e didattica con:

  • percorsi di educazione musicale e canto, con il maestro specialista;
  • Trinity/ Cambrige, la scuola è sede di esame da un decennio;
  • Informatica;
  • Teatro;
  • Studio delle lingue con madrelingua inglese e francese nella scuola dell’infanzia e nella scuola Primaria;
  • Bilinguismo;
  • Primi elementi di inglese nella sezione primavera.

La scuola organizza attività culturali e formative extracurricolari, per classi aperte:

  • Spettacolo di Natale;
  • Spettacolo di fine anno: recitazione, canti e danze che coinvolgono tutti gli alunni della scuola;
  • Incontri di formazione spirituale, umana, psicologica e scientifica per gli insegnanti e i genitori, con l’apporto di esperti;
  • Lavori artistici realizzati durante l’anno;
  • Attività laboratoriali: musica, attività manuali, sport, laboratorio d’inglese avanzato;
  • Studio assistito;
  • Gite culturali e di istruzione.

La scuola attiva progetti di qualità per l’ampliamento/potenziamento dell’offerta formativa.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica e la valutazione degli apprendimenti si realizza attraverso prove strutturate e non, diverse e ripetute nel tempo: in ingresso, in itinere e finali, allo scopo di accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e apportare eventuali modifiche ai percorsi formativi. Nelle prime settimane di scuola è prevista l’accoglienza degli alunni delle prime classi e dei nuovi arrivati, per agevolare il loro graduale inserimento nella nuova realtà scolastica.

INTEGRAZIONE – ATTIVITÀ DIDATTICA A DISTANZA E LINEE DI INTERVENTO DELL’ISTITUTO

L’emergenza sanitaria in atto ha reso necessario integrare il Piano dell’offerta formativa dell’Istituto per quanto riguarda lo svolgimento delle attività di didattica a distanza (DaD). L’Istituto ha attivato, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche, sia per la scuola dell’Infanzia che per la scuola Primaria, modalità di didattica a distanza al fine di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione (DPCM 04.03.2020 e nota MIUR 08.03.2020), ritenendo fondamentale, al di là del vero valore formativo che può rappresentare una lezione a distanza, mantenere la continuità del rapporto con gli allievi attraverso la presenza del gruppo classe che, in un momento di disorientamento come questo che stiamo vivendo, può risultare efficace sia dal punto di vista didattico che psicologico. Il riesame della progettazione didattico-educativa e progettuale è ispirata ad una valorizzazione degli studenti e ad una “rimodulazione” della stessa. In particolare, la riprogettazione dell’azione didattico-educativa e progettuale d’Istituto:

  • adatta gli strumenti e i canali di comunicazione utilizzati per raggiungere ogni singolo studente in modalità on-line;
  • adatta il repertorio delle competenze;
  • rimodula il Piano delle attività progettuali curricolari ed extracurriculari del PTOF, mantenendo, adattandole, tutte quelle azioni da cui gli studenti possano trarre beneficio in termini di supporto, vicinanza, benessere psicologico, per affrontare la difficile emergenza e l’isolamento sociale in atto;
  • ridefinisce le modalità di valutazione formativa;
  • rimodula i piani personalizzati degli alunni con bisogni educativi speciali, tenendo conto degli obiettivi, modalità di applicazione e criteri di valutazione degli apprendimenti che seguono.

OBIETTIVI DELLA DIDATTICA A DISTANZA

  • favorire una didattica inclusiva a vantaggio di ogni singolo studente, utilizzando diversi strumenti di comunicazione, anche nei casi di difficoltà di accesso agli strumenti digitali;
  • garantire l’apprendimento degli studenti con bisogni educativi speciali usando le misure compensative e dispensative già individuate e indicate nei Piani Didattici Personalizzati, l’adattamento negli ambienti di apprendimento a distanza dei criteri e delle modalità indicati nei Piani educativi individualizzati e valorizzando il loro impegno, il progresso e la partecipazione, anche grazie ad un costante rapporto comunicativo con la famiglia;
  • privilegiare un approccio formativo basato sugli aspetti relazionali della didattica e lo sviluppo dell’autonomia personale e del senso di responsabilità, orientato all’imparare ad imparare e allo spirito di collaborazione dello studente, per realizzare un’esperienza educativa e collaborativa che sappia valorizzare la natura sociale della conoscenza;
  • contribuire allo sviluppo delle capacità degli studenti di ricercare, acquisire ed interpretare le informazioni nei diversi ambiti, valutandone l’attendibilità e l’utilità;
  • favorire la costruzione di significati e del sapere attraverso la condivisione degli obiettivi di apprendimento con gli studenti e il costante dialogo con l’insegnante;
  • privilegiare la valutazione formativa per valorizzare il progresso, l’impegno, la partecipazione, la disponibilità dello studente nelle attività proposte, osservando con continuità il suo processo di apprendimento e di costruzione del sapere;
  • valorizzare e rafforzare gli elementi positivi, i contributi, l’originalità degli studenti che possono emergere nelle attività a distanza, fornendo un riscontro immediato e costante con indicazioni di miglioramento agli esiti parziali, incompleti o non del tutto adeguati;
  • mantenere costante il rapporto con le famiglie garantendo, anche attraverso l’uso di strumenti digitali, l’informazione sull’evoluzione del processo di apprendimento degli studenti.

MODALITÀ DI ATTUAZIONE

A seguito della sospensione della attività didattiche in presenza, ciascun docente ha attivato delle modalità di insegnamento a distanza con l’utilizzo di risorse e strumenti digitali, in coerenza con le circolari emanate dal Dirigente scolastico a far data dal 05 marzo 2020.

In particolare, ciascun docente:

  • ridefinisce gli obiettivi di apprendimento e le modalità di verifica delle proprie discipline;
  • pianifica gli interventi in modo organizzato e coordinato con i colleghi dei Consigli di Classe, al fine di richiedere agli studenti un carico di lavoro sostenibile, che bilanci le attività da svolgere con l’uso di strumenti digitali con altre tipologie di studio, garantendo la loro salute e la loro sicurezza;
  • individua le modalità di verifica degli apprendimenti, privilegiando l’approccio formativo al fine di esprimere delle valutazioni di sintesi, che tengano conto dei progressi, del livello di partecipazione e delle competenze personali sviluppate da ciascuno studente nell’ attuale contesto di realtà;
  • comunica tempestivamente alla famiglia via mail e al Coordinatore di classe i nominativi degli studenti che non seguono le attività didattiche a distanza o che non dimostrano alcun impegno o che non hanno a disposizione strumenti, affinché il Coordinatore concordi con il Dirigente scolastico le eventuali azioni da intraprendere per favorirne il reintegro e la partecipazione.

SCUOLA DELL’ INFANZIA

La scuola dell’infanzia, in linea con le normative ministeriali, accoglie i bambini in età prescolare: dai due anni e mezzo ai cinque anni e mezzo, senza distinzione di sesso, cultura e religione.

In ognuna delle tre sezioni operano:

  • Un’insegnante
  • un’assistente
  • un docente specializzato per le attività motorie,
  • un insegnante bilingue
  • una collaboratrice

La scuola dell’infanzia si propone di creare un ambiente ospitale e familiare che favorisca lo sviluppo armonico, globale e graduale della personalità del bambino, di accogliere e di rispettare i suoi bisogni formativi, impegnato in un processo di interazione con i coetanei, gli adulti, l’ambiente e la cultura.

Le finalità educative sono:

  • maturazione dell’identità e conquista dell’autonomia (conoscenza del sè, sviluppo dei rapporti interpersonali, interazione con la realtà sociale).
  • sviluppo e acquisizione delle competenze
  • consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive. Partendo dalle storie personali di ciascun bambino, dalle sue capacità,

dalle dinamiche affettive ed emotive che gli derivano dalla famiglia, ci si propone di stimolare nei bambini il desiderio di sapere, di conoscere, di esplorare, di ricercare, perché si sviluppi in essi la capacità di elaborare e produrre cultura.

CAMPI DI ESPERIENZA

  1. Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere
  2. Il corpo in movimento: identità, autonomia,
  3. Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità.
  4. I discorsi e le parole: comunicazione, lingua,
  5. La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo,

OBIETTIVI DIDATTICI

Nella scuola dell’infanzia è indispensabile rispettare e considerare il bambino come soggetto attivo, costruttore del proprio sapere e protagonista della propria crescita.

Sono importanti le esperienze a livello di gruppo, che permettono al bambino di superare l’egocentrismo affettivo, logico, sociale e morale.

Le attività di sezione e di intersezione consentono ai diversi gruppi di trovare le risposte necessarie a livello educativo e di avviare il bambino alla disponibilità verso gli altri, sviluppando in lui la capacità di collaborazione e di lavoro comune.

La disponibilità e collaborazione tra gli insegnanti, consente di organizzare in maniera idonea e proficua le attività didattiche.

Gli insegnanti partecipano a corsi di aggiornamento, dai quali scaturiscono suggerimenti validi per approfondire le tematiche educative e psico-­‐pedagogiche.

La progettazione è occasione di crescita e di maturazione, che coinvolge tutti gli operatori della scuola.

EDUCATORI E COMPITI EDUCATIVI

Nella scuola dell’infanzia agli educatori spetta curare la formazione integrale del bambino, condividere e attuare la proposta educativa della scuola, i valori a cui essa si ispira e le finalità verso cui tende.

Ogni educatore è responsabile dell’educazione del bambino; la sua professionalità viene definita nei seguenti punti:

  • Possedere solida preparazione pedagogica e valide competenze professionali
  • Favorire la costruzione della personalità del bambino, promuovere la sua autostima perché raggiunga indicativi traguardi di sviluppo in ordine all’identità, all’autonomia e alle competenze
  • Essere consapevole che le esigenze del bambino cambiano con la società e con itempi

ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI

Si lavorerà per sezioni aperte, con attività di intersezione nei diversi laboratori: ciò permetterà la formazione di rapporti più stimolanti tra gli insegnanti e i bambini e consentirà una fruizione più proficua degli spazi, dei materiali, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

Tutti gli insegnanti partecipano attivamente ai diversi momenti della programmazione e della gestione delle attività.

PROGETTAZIONE

La progettazione curricolare viene svolta in modo collegiale o in rete con altri istituti tenendo conto dell’apprendimento e dei ritmi evolutivi dei bambini, nel rispetto dei campi di esperienza, dividendo gli obiettivi e le attività nei gruppi di sezione e di intersezione.

La nostra scuola dell’infanzia crea un rapporto di conformità e continuità educativa con la scuola primaria, in base a criteri operativi e ad accordi che consentono ai due gradi di scuola di mantenere un rapporto continuo di collaborazione.

Saranno attuate attività di continuità con la scuola primaria, scambi di informazioni e visite alla scuola primaria promuovendo la distribuzione alle famiglie della brochure informativa relativa alla presentazione dell’Istituto e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

INTEGRAZIONE BILINGUISMO

In linea con gli orientamenti dello sviluppo linguistico a livello europeo, la nostra Scuola a partire dall’anno scolastico 2020-2021 propone l’insegnamento della lingua inglese con insegnante madrelingua, dando al nostro istituto un forte orientamento verso il bilinguismo. Riteniamo infatti che solo l’apprendimento in età precoce garantisce la piena equivalenza, nel sistema cognitivo, tra le due lingue. In età infantile le due lingue possono essere acquisite in modo simultaneo o consecutivo. Numerosissimi studi sul tema hanno ampiamente dimostrato come imparare due lingue da piccoli migliori le capacità cognitive, consentendo al cervello di “giostrarsi” tra più attività. Ciò contribuisce a migliorare le capacità di concentrazione, la memoria e l’attenzione selettiva. Insomma, il bilinguismo rende i bambini più intelligenti.

SVILUPPO TRIENNALE DEL PIANO:

la programmazione triennale prevede diversi progetti:

DIDATTICA BILINGUE ampliamento del bilinguismo attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi: attivazione di lezioni in LINGUA INGLESE in momenti diversi, sia nelle ore curriculari, sia nel turno pomeridiano

  • iniziare l’apprendimento della lingua attraverso momenti specifici gestiti in forma ludica per bambini per gruppi di età,
  • sollecitare l’uso della lingua inglese in momenti di natura diversa più versati sulla conversazione e precisamente sull’uso delle espressioni tipiche per salutarsi, presentarsi, conoscere i nomi dei giorni della settimana ne stagioni …
  • introdurre l’uso della lingua nel tempo del pranzo per conoscere termini specifici legati agli alimenti
  • giocare utilizzando la lingua inglese.
  1. educare attraverso L’ESPRESSIONE “ARTISTICA”
  • favorire ogni rappresentazione del sé e di ciò che ci circonda come comunicazione e veicolo di emozioni, fantasia, creatività,
  • avvicinare il bimbo alle espressioni note e del patrimonio artistico.
  1. educazione alla CITTADINANZA

Questo è solo l’inizio di un percorso che per ogni cittadino durerà per tutta la vita a cominciare dalla scuola dell’Infanzia, per imparare ad essere cittadini più consapevoli e maturi, degni di un Paese che va “vissuto”, valorizzato e rispettato. La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimolano in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costituzione di collettività più.

Far “Sviluppare il senso di cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e le necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo natura”.

I LINEAMENTI DI METODO

La Scuola dell’Infanzia predispone un ambiente di vita accogliente e motivante, per favorire le relazioni e gli apprendimenti e valorizza diversi approcci metodologici:

  • Valorizzazione del gioco: strutturazione ludica dell’attività didattica.
  • Esplorazione
  • ricerca: esperienze dirette con la natura, le cose, i materiali, gli ambienti sociali e culturali.
  • Vita di relazione: cura delle diverse modalità di relazione e della loro qualità.
  • Apprendimento del gruppo sezione e dei sottogruppi di età, secondo criteri di flessibilità organizzativa e didattica strutturati in laboratori di: o narrazione o manipolazione e pittura o teatro e musica o lingua inglese o psicomotricità o pregrafismo. L’azione educativa dei docenti è supportata dalla consulenza di esperti che collaborano con le insegnanti ed i genitori per la gestione delle tematiche relative alla crescita psicologica ed emotiva dei bambini.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione rappresenta una metodologia di lavoro:

  • per i docenti, in quanto costituisce la memoria del lavoro svolto e consente di riflettere sugli itinerari educativi
  • per i bambini, perché offre loro l’opportunità di ripercorrere il cammino compiutorendendoli compartecipi delle loro conquiste
  • per i genitori, perché rende concretamene visibile il progetto educativo didattico della scuola e il percorso seguito.

FAMIGLIA

La famiglia è l’ambiente naturale al cui interno si realizza la prima educazione dei bambini.

La scuola deve cercare la collaborazione e l’aiuto dei genitori per realizzare obiettivi comuni. Tale rapporto non si esaurisce nello scambio d’informazioni riguardanti il bambino, le sue esperienze, le sue abitudini, ma va alla ricerca di una linea educativa comune, per riuscire a condividere valori.

La scuola deve aiutare i genitori ad essere più attenti e più coscienti nel gestire il compito di educatori. L’impegno della scuola quindi si articola nelle seguenti iniziative:

  • Incontri informativi e di conoscenza,
  • colloqui docenti/genitori durante il corso dell’anno, previo appuntamento. All’atto di iscrizione:
  • viene illustrato ai genitori il PTOF;
  • viene descritto il funzionamento della scuola;
  • viene condiviso il suo regolamento. All’inizio dell’anno scolastico:
  • viene presentata la giornata scolastica;
  • viene condivisa programmazione didattica;
  • vengono richiesti colloqui individuali per conoscere il bambino e la sua famiglia. Al termine dell’anno scolastico:
  • presentazione e confronto del lavoro svolto durante l’anno;
  • cartelloni;
  • lavori dei bambini e materiale audiovisivo;
  • certificazione delle competenze

Durante l’anno è più volte favorito il coinvolgimento delle famiglie in diverse occasioni di beneficienza, feste e ricorrenze.

VALUTAZIONE

La valutazione prevede tre momenti di verifica:

  • INIZIALE, volta a delineare un quadro delle capacità con cui ogni bambino entra a scuola
  • IN ITINERE, riferito alle varie proposte didattiche, che consente di attenzionare e/o correggere le proposte educative ed i percorsi di apprendimento
  • FINALE, gli insegnanti evidenziano gli esiti formativi, la qualità dell’attività educativo-­‐ didattica, il significato globale dell’esperienza educativa e tracceranno il profilo generale del bambino per evidenziare le conquiste raggiunte in merito a identità, autonomia, competenze.

SCUOLA PRIMARIA
Il Piano dell’Offerta Formativa della Scuola Primaria risponde alle finalità che i Programmi Ministeriali pongono all’azione educativa della Scuola in favore dello sviluppo fisico, cognitivo e socio – affettivo del bambino e alle esigenze proprie del contesto territoriale, culturale, storico – sociale.
La scuola primaria promuove la formazione integrale della personalità del bambino, considerato come soggetto libero, responsabile ed attivamente partecipe alla vita della comunità.
Pone le basi per un’attiva partecipazione alla vita culturale e sociale che, articolandosi responsabilmente su conoscenza, competenza e pensiero dinamico, sono in grado di realizzare, ottimizzandolo, il rapporto educazione – istruzione.

 

COMPETENZE ATTESE A CONCLUSIONE DEL QUINQUENNIO DELLA SCUOLA PRIMARIA

  • Comprensione di messaggi diversi trasmessi utilizzando linguaggi diversi e vari supporti (cartacei, informatici e multimediali).
  • Utilizzo di linguaggi diversi (matematico, scientifico, simbolico, ecc.)
  • Uso della lingua straniera per semplici scopi comunicativi;
  • Confronto ed analisi di figure geometriche con individuazione di strategie appropriate per la soluzione di problemi.
  • Sviluppo di deduzioni e ragionamenti.
  • Osservazione, descrizione ed analisi di fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale.
  • Acquisizione di capacità operative, progettuali e manuali, utilizzando un approccio scientifico ai fenomeni.
  • Comprensione del cambiamento e della diversità dei tempi storici attraverso il confronto tra epoche e aree geografiche e culturali diverse.
  • Interazione di gruppo
  • Inserimento attivo e consapevole nella vita sociale.

Pertanto l’Istituto “Sacro Cuore”:

  • valorizza le singole esperienze aiutando i ragazzi nelle loro scelte;
  • promuove l’autorealizzazione scoprendo, stimolando e valorizzando nei ragazzi peculiarità emotive, comunicative, espressive, operative e logiche;
  • favorisce una nuova mentalità centrata sul senso della legalità e dell’impegno consapevole;
  • opera in un ambiente educativo sereno e motivante, aperto alla collaborazione, alle novità culturali, allo scambio interculturale;
  • sviluppa la creatività intesa come potenziale educativo;
  • avvia gli alunni all’interiorizzazione delle conoscenze per rielaborarle, a sapersi esprimere usando i linguaggi diversificati della società moderna.

Nelle scelte, negli orientamenti, negli atteggiamenti e nelle concrete azioni quotidiane, l’intera comunità scolastica si ispira ai seguenti principi:

  • Ogni educatore è responsabile, in prima persona, della costruzione di un ambiente di lavoro, di educazione e di cultura.
  • I bambini sono diversi ed originali: l’azione della scuola deve coltivare e valorizzare le diversità come fonte di ricchezza.
  • La scuola stimola la fattiva collaborazione tra insegnanti, famiglie, operatori, specialisti e istituzioni preposte, per una piena integrazione degli alunni in situazioni disagiate
  • La scuola si propone come ambiente sereno, improntato alla sincerità, all’amicizia, all’accoglienza, per trasmettere fiducia ed entusiasmo.
  • Gli apprendimenti disciplinari sono finalizzati alla formazione e all’educazione della personalità del bambino, attraverso la trasmissione di contenuti; sollecita capacità, stimola interessi, suscita atteggiamenti, sviluppa saperi e competenze.
  • La valutazione si propone come strumento di formazione ed orientamento educativo e come occasione privilegiata di dialogo e di coinvolgimento delle famiglie.
  • La preparazione, la sensibilità e la disponibilità professionale degli insegnanti costituiscono il principale fattore di qualità della scuola.
  • La collegialità è intesa come valore costitutivo della vita della scuola: essa è strumento di educazione e formazione per gli adulti, testimonianza di convivenza democratica per i bambini, modalità educativa fondamentale per l’educazione ad una socialità piena e positiva.

OBIETTIVI FORMATIVI
La Scuola si pone come compito prioritario “L’EDUCAZIONE PER INSEGNARE A VIVERE E A CONVIVERE, AL FINE DI FORMARE CITTADINI DELL’EUROPA E DEL MONDO, CONSAPEVOLI, AUTONOMI, RESPONSABILI E CRITICI…”, valorizzando le radici culturali e i principi cristiani cui l’Istituto si ispira. Il fine della scuola è la formazione dell’uomo e del cittadino. Questo compito non è limitato alla sola istituzione scolastica, ma implica l’azione simultanea della famiglia, dell’ambiente sociale e dei mezzi di comunicazione di massa.
L’alfabetizzazione culturale si attua in un processo continuo di interazione con l’extrascuola, nel rispetto del pluralismo di idee e di esperienze, valutando le situazioni di partenza di ciascun bambino, le sue attitudini, le sue conoscenze, le sue sicurezze ed abilità.

METODOLOGIA EDUCATIVA
L’alunno viene aiutato a rielaborare i contenuti e i metodi di apprendimento, ad esprimere il senso delle esperienze e delle certezze vissute, a formulare liberi e motivati giudizi di coscienza, rischiarati e sostenuti dal messaggio cristiano.

METODOLOGIA DIDATTICA
La scuola organizza gli interventi e programma le attività, per far conseguire al bambino i traguardi prefissati col massimo rendimento.
Al centro del processo d’insegnamento/apprendimento, è stata posta la persona, essere unico e irripetibile nei suoi molteplici aspetti: affettivo, emotivo, sociale, corporeo, cognitivo, etico e religioso. Fine ultimo dell’educazione e dell’insegnamento è quello di fornire a tutti la possibilità e i mezzi per realizzare al massimo le proprie potenzialità, in rapporto con la realtà e con gli altri.

ATTIVITÀ DEI DOCENTI
Il Collegio dei Docenti ha discusso circa la finalità della scuola che deve essere quella di dare strumenti per elaborare metodi e categorie che facciano da punto di riferimento per percorsi personali, collegando le varie informazioni del sapere. E’ quindi importante sottolineare la validità di un percorso metodologico basato sui seguenti punti:

  • Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
  • Rispettare i diversi stili cognitivi;
  • Favorire l’esplorazione e la scoperta, stimolando la fantasia e il pensiero divergente, dando il giusto valore all’apprendimento cooperativo, alla didattica laboratoriale e al percorso del problem solving;
  • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad apprendere”.

RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA
Questa scuola d’ispirazione cristiana ritiene essenziale la proposta del messaggio di Cristo, come risposta al problema della vita, e considera di primaria importanza:

  • L’assunzione del comune impegno educativo;
  • Interagisce con la famiglia per la piena affermazione del significato e del valore bambino/persona;
  • Ritiene preminente la centralità del bambino e il rispetto della sua identità;
  • Sollecita incontri occasionali per le famiglie e ne propone altri in modo sistematico,
  • Favorisce l’accoglienza personalizzata del bambino creando un clima sereno adatto a rendere meno traumatico il momento del distacco;

In presenza di situazioni ambientali multiculturali e plurietniche favorisce l’inserimento di bambini appartenenti a culture razze e religioni diverse facendo leva sui punti d’incontro tra le specifiche esigenze ed il progetto educativo della scuola.

INTEGRAZIONE- “CONVERSATION” LINGUA INGLESE

La finalità principale del progetto è consentire ai bambini di iniziare la conoscenza della lingua inglese in modo naturale, permettendogli di ascoltarla in contesti significativi diversi dalla tradizionale lezione di lingua straniera.

La lingua straniera non è intesa solo come una materia di studio ma è uno strumento per comunicare e per fare, un mezzo espressivo di persone reali. La lingua non è il contenuto dell’attività ma ne è la forma, si tratta dell’uso di un codice linguistico diverso nella naturalità delle attività scolastiche. L’insegnamento della lingua ha come finalità la familiarità con nuovi ritmi e cadenze, ed il graduale apprendimento di un altro modo con cui nominare la realtà. L’insegnante madrelingua aiuta i bambini a capire che la realtà esiste di per sé e che può essere chiamata in modo diverso. I bambini sono immersi in situazioni di comunicazione autentica; l’insegnante madrelingua parla sempre in inglese e utilizza la lingua come mezzo per fare o imparare qualche cosa d’altro. Si tratta di una forma già conosciuta dai bambini che fin dalla scuola materna trascorrono diverse ore con l’insegnante madrelingua.

La modalità di apprendimento privilegiata pone le sue basi su una competenza comunicativa; la lingua, infatti, serve per comunicare. Si tratta di un approccio orale nel quale i bambini sono stimolati a seguire i medesimi processi di sviluppo linguistico attuati per l’acquisizione della lingua materna: procedendo dalla comprensione alla produzione, cominciando con l’usare parole singole e concentrando l’attenzione sul significato dell’enunciato piuttosto che sulla sua forma. Fin dai primi contatti con il nuovo codice, gli alunni entrano nel vivo della lingua, imparano forme con funzioni comunicative indispensabili alla vita quotidiana. Ogni parola e frase è vissuta in una ricca molteplicità di situazioni simili e di routine all’interno delle quali il bambino è in grado di riconoscere tanto il significato quanto l’uso appropriato che può fare di un particolare vocabolo o locuzione.

 

INTEGRAZIONE – LINGUA FRANCESE

L’apprendimento di una seconda lingua comunitaria, oltre all’inglese, rappresenta per i nostri alunni un’importante risorsa formativa.

Numerose ricerche neurobiologiche e neurolinguistiche hanno messo in rilievo i benefici dell’apprendimento precoce delle lingue non solo per il proseguo degli studi di queste stesse materie e dell’italiano, ma anche per un più generale sviluppo cognitivo dell’alunno. Per tal motivo il nostro Istituto investe anche in questa esperienza formativa.

Il francese si insegna, dalla prima alla quinta classe, un’ora settimanale.

La metodologia privilegiata è quella multimediale, che presuppone l’uso della LIM e del laboratorio linguistico. Le attività in madrelingua consistono: in ascolto e comprensione di materiale audio-visivo (video, DVD), produzione della vita quotidiana, personale e sulla civiltà francese (III-IV-V classe).

 

INTEGRAZIONE – EDUCAZIONE CIVICA (Cittadinanza e Costituzione)

Il quadro normativo

Le linee Guida, adottate in applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92 recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”, (d’ora in avanti, Legge), hanno lo scopo di favorire, da parte delle Istituzioni scolastiche, una corretta attuazione dell’innovazione normativa la quale implica, ai sensi dell’articolo 3, una revisione dei curricoli di istituto per adeguarli alle nuove disposizioni. La Legge, ponendo a fondamento dell’educazione civica la conoscenza della Costituzione Italiana, la riconosce non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come criterio per identificare diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La Carta è in sostanza un codice chiaro e organico di valenza culturale e pedagogica, capace di accogliere e dare senso e orientamento in particolare alle persone che vivono nella scuola e alle discipline e alle attività che vi si svolgono. Nell’articolo 7 della Legge è affermata la necessità che le istituzioni scolastiche rafforzino la collaborazione con le famiglie al fine di promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole, non solo dei diritti, dei doveri e delle regole di convivenza, ma anche delle sfide del presente e dell’immediato futuro, anche integrando il Patto educativo di corresponsabilità ed estendendolo alla scuola primaria. La norma richiama il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e neppure esclusivamente disciplinari. Le Istituzioni scolastiche sono chiamate, pertanto, ad aggiornare i curricoli di istituto e l’attività di programmazione didattica al fine di sviluppare “la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società” (articolo 2, comma 1 della Legge), nonché ad individuare nella conoscenza e nell’attuazione consapevole dei regolamenti di Istituto, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, nel Patto educativo di corresponsabilità, esteso ai percorsi di scuola primaria, un terreno di esercizio concreto per sviluppare “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità” (articolo 1, comma 1 della Legge). L’orario dedicato a questo insegnamento non può essere inferiore a 33 ore per ciascun anno di corso, da svolgersi nell’ambito del monte ore complessivo annuale previsto dagli ordinamenti, comprensivo della quota di autonomia eventualmente utilizzata. Non si tratta dunque di un contenitore rigido, ma di una indicazione funzionale ad un più agevole raccordo fra le discipline e le esperienze di cittadinanza attiva che devono concorrere a comporre il curricolo di educazione civica. Ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno.

Aspetti contenutistici e metodologici

I nuclei tematici dell’insegnamento, e cioè quei contenuti ritenuti essenziali per realizzare le finalità indicate nella Legge, sono già impliciti negli epistemi delle discipline. Per fare solo alcuni esempi, “l’educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari” e la stessa Agenda 2030, cui fa riferimento l’articolo 3, trovano una naturale interconnessione con le Scienze naturali e con la Geografia; l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie si innerva non solo della conoscenza del dettato e dei valori costituzionali, ma anche della consapevolezza dei diritti inalienabili dell’uomo e del cittadino, del loro progredire storico, del dibattito filosofico e letterario. Si tratta dunque di far emergere elementi latenti negli attuali ordinamenti didattici e di rendere consapevole la loro interconnessione, nel rispetto e in coerenza con i processi di crescita degli alunni. Segue la declinazione di tre macroaree all’interno delle quali è possibile sviluppare percorsi di Educazione Civica.

COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà

La conoscenza, la riflessione sui significati, la pratica quotidiana del dettato costituzionale rappresentano il primo e fondamentale aspetto da trattare. Esso contiene e pervade tutte le altre tematiche, poiché le leggi ordinarie, i regolamenti, le disposizioni organizzative, i comportamenti quotidiani delle organizzazioni e delle persone devono sempre trovare coerenza con la Costituzione, che rappresenta il fondamento della convivenza e del patto sociale del nostro Paese. Collegati alla Costituzione sono i temi relativi alla conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Anche i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (ad esempio il codice della strada, i regolamenti scolastici, dei circoli ricreativi, delle Associazioni…) rientrano in questo primo nucleo concettuale, così come la conoscenza dell’Inno e della Bandiera nazionale.

SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio

L’Agenda 2030 dell’ONU ha fissato i 17 obiettivi da perseguire entro il 2030 a salvaguardia della convivenza e dello sviluppo sostenibile. Gli obiettivi non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il benessere psico- fisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità. In questo nucleo, che trova comunque previsione e tutela in molti articoli della Costituzione, possono rientrare i temi riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e i beni comuni, la protezione civile.

L’educazione allo sviluppo sostenibile è un requisito fondamentale per rendere i cittadini maggiormente consapevoli della complessità e della fragilità del contesto ambientale in cui viviamo e dell’assoluta necessità di tutelarlo. L’obiettivo di uno sviluppo sostenibile è permettere a tutti gli esseri umani di disporre di una buona qualità di vita entro i limiti ecologici del nostro pianeta, oggi e in futuro.

Gli alunni dovranno esplorare e identificare gli ambienti, riconoscendoli come parte integrante del proprio essere cittadini a scuola, nella propria città e nel proprio contesto formativo assumendo come atteggiamento base l’acquisizione di regole tese allo sviluppo del senso di appartenenza ad un gruppo.

CITTADINANZA DIGITALE

Alla cittadinanza digitale è dedicato l’intero articolo 5 della Legge, che esplicita le abilità essenziali da sviluppare nei curricoli di Istituto, con gradualità e tenendo conto dell’età degli studenti. Per “Cittadinanza digitale” deve intendersi la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali. Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto. Non è più solo una questione di conoscenza e di utilizzo degli strumenti tecnologici, ma del tipo di approccio agli stessi; per questa ragione, affrontare l’educazione alla cittadinanza digitale non può che essere un impegno professionale che coinvolge tutti i docenti contitolari della classe e del Consiglio di classe.

In particolare, si dovrà essere porre attenzione al tema dell’educazione alla cittadinanza digitale. Le abilità e le conoscenze previste si distinguono tra generali (il confronto delle informazioni, le regole per una corretta comunicazione e interlocuzione, il rispetto dell’altro) e specifiche (l’identità digitale, il tema dei dati). La scuola può aiutare a conoscere attraverso l’esperienza diretta e un approccio partecipativo all’utilizzo dei diversi device come effettiva risorsa per la crescita. L’utilizzo di molteplici linguaggi permetterà ad ognuno di trovare uno spazio personale di accesso alla trasformazione dell’esperienza in conoscenza e di elaborare in modo personale e insieme agli altri quanto percepito, vissuto e compreso. Gli alunni potranno interagire e confrontarsi con i nuovi media e i nuovi linguaggi della comunicazione come spettatori curiosi, attenti e protagonisti attivi. La scuola deve favorire un uso consapevole, creativo e attivo delle tecnologie promuovendo relazioni, osservazioni e valutazioni.

La prospettiva trasversale dell’insegnamento di educazione civica

La trasversalità dell’insegnamento offre un paradigma di riferimento diverso da quello delle discipline. L’educazione civica, pertanto, supera i canoni di una tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio, per evitare superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti teorici e per sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extradisciplinari.

VALUTAZIONE PRIMARIA 2020-21 MODIFICA DEL FASCICOLO DELLA VALUTAZIONE

La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento degli alunni e delle alunne, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze. La valutazione è coerente con l’offerta formativa del nostro Istituto, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Con Decreto n. 172 del 4/12/2020 il Ministero dell’Istruzione ha emanato un’ordinanza per disciplinare le modalità di formulazione della “Valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi di scuola primaria”. Il Decreto in parola è stato accompagnato dalle “Linee Guida per la formulazione della valutazione”. Nella scuola primaria la valutazione ha un valore formativo e didattico ed è oggetto di riflessione e monitoraggio sistemico da parte dei docenti. Valutare è un compito strategico ma delicato, attraverso il quale si rilevano il raggiungimento degli obiettivi e gli specifici progressi personali. La valutazione, condivisa con l’alunno, diviene pertanto uno strumento indispensabile che gli consente di diventare protagonista del proprio percorso di apprendimento; inoltre, comunicata ai genitori, permette che essi possano partecipare al progetto educativo e didattico del proprio figlio. La valutazione deve tener conto dei criteri di equità e trasparenza, ma anche di punti di partenza diversi, di un diverso impegno profuso per raggiungere un traguardo. La valutazione, in sintesi, “documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”.

 

VALUTAZIONE E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER OGNI CLASSE E OGNI DISCIPLINA

A decorrere dall’anno scolastico 2020/2021 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, ivi compreso l’insegnamento trasversale di educazione civica di cui alla legge 20 agosto 2019, n. 92, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione. I giudizi descrittivi sono riferiti agli obiettivi oggetto di valutazione definiti nel curricolo d’istituto, e sono riportati nel documento di valutazione.

GIUDIZI DESCRITTIVI

I giudizi descrittivi che verranno riportati nel documento di valutazione sono correlati ai seguenti livelli di apprendimento, in coerenza con i livelli e i descrittori adottati nel Modello di certificazione delle competenze, e riferiti alle dimensioni indicate nelle Linee guida:

  • Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
  • Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
  • Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
  • In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

La descrizione dei processi formativi e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito si sviluppa sulla base dei seguenti indicatori: frequenza, situazione di partenza, interesse, impegno, autonomia, metodo di studio, progresso negli obiettivi didattici e grado di apprendimento.

La rilevazione del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito avviene in fase di valutazione intermedia e finale sulla base di una rubrica di rilevazione degli apprendimenti articolata come segue: nuclei tematici (desunti dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012, obiettivi di apprendimento, descrittori, processo globale di apprendimento disciplinare, giudizio descrittivo.

Il nostro istituto, nell’ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti e in via di prima acquisizione.

CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Per la scuola primaria, gli alunni sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

Il giudizio “in via di prima acquisizione” in una o più discipline viene riportato sul documento di valutazione. In presenza di valutazioni periodiche o finali che attestino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, i docenti ne informeranno tempestivamente e opportunamente le famiglie attivando, nel contempo, specifiche strategie per il loro miglioramento. I docenti della classe, in sede di scrutinio, con decisione assunta ad unanimità, possono non ammettere l’alunno o l’alunna alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ E BES.

La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata è correlata agli obiettivi individuati nel piano educativo individualizzato. La valutazione delle alunne e degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento tiene conto del piano didattico personalizzato predisposto dai docenti contitolari della classe.